Sinistra unita per la città metropolitana e amministrative. E per le regionali?

La segreteria Provinciale

L’elezione del Consiglio della Città Metropolitana svoltasi domenica 28 settembre conferma il nostro giudizio negativo rispetto alla decisione di superare le Province con questi organismi. Si è sostituito un processo partecipato ad elezione diretta con questo meccanismo dalle tinte feudali, in cui eletti si eleggono tra di loro, riducendo ovviamente la rappresentanza delle opposizioni, come sempre accade quando si allontanano i cittadini dalla vita politica attraverso meccanismi maggioritari e con scandalosi premi di maggioranza. Nonostante ciò il PRC non si è tirato indietro rispetto a questa battaglia politica, per non lasciare il campo ai soli Pd e Pdl, che ormai sono la stessa faccia di una stessa medaglia. Per questo abbiamo dato vita assieme ad altri soggetti ad una lista unitaria della sinistra e dei territori, lista che ha eletto un consigliere e che ha visto il compagno Enrico Carpini candidato del PRC piazzarsi in buona posizione. Abbiamo partecipato con lealtà rispetto al processo che sul territorio dell’area fiorentina ci ha visto costruire, insieme a movimenti sociali, liste civiche e SEL, un’alternativa al governo di Renzi (prima presidente della Provincia e poi sindaco del capoluogo, oggi Presidente del Consiglio).

Vigileremo affinchè siano portate all’attenzione dell’assemblea tutte le istanze condivise, a partire dalla necessità di una battaglia per la difesa della Costituzione e della democrazia, convinti come siamo che sia l’elezione di secondo livello del Senato, così come l’elezione della Città Metropolitana rispondano all’esigenza di un modello di sviluppo in crisi, che è costretto, per mantenere inalterati gli interessi di alcuni, a togliere diritti e comprimere le libertà di molti.

Questa è la nostra battaglia oggi, e anche domani quando saremo chiamati ad esprimerci su altre istituzioni. Abbiamo dimostrato di lavorare per una sinistra unita e consideriamo questo, dopo le elezioni comunali, un ulteriore passo nella costruzione di un progetto unitario che deve essere portato avanti con coraggio e determinazione.

Ci pare che così non sia per tutti, purtroppo. Le altre forze politiche della coalizione si sono dimostrate molto attente e presenti durante la fase di presentazione delle liste, accettando di buon grado la partecipazione dei nostri istituzionali e consiglieri comunali. Un interesse del tutto raffredato con il venire meno di scadenze elettorali e che si è tramutato in preoccupante silenzio, quasi il progetto politico contasse meno dei risultati tattici.

Non siamo disponibili ad essere utile strumento di un disegno politico che sfrutta l’opposizione mediatica nella città di Renzi per mantenere un consenso elettorale da portare in dote, tra pochi mesi, in occasione dell’appuntamento regionale, allo stesso rottamatore. Ci interessa dare voce al malessere sociale che, oramai da anni, continua ad aumentare in maniera esponenziale. Ci interessa ricostruire la sinistra italiana, a partire dal livello locale e coinvolgendo direttamente gli elettori. Ci interessa riportare la politica, quella che parla di diritti e di una vita migliore, vicino alle persone e lasciare da una parte tatticismi e personalismi. Confidiamo che, passate queste elezioni indirette, e distanti dalle prossime elezioni amministrative, nessuno cada nella tentazione di rinchiudersi in un politicismo tattico che tanto ha fatto male nel nostro recente passato.

Questo è quello che chiediamo per le future scadenze elettorali anche ai nostri compagni di viaggio politici e non, a Tommaso Grassi e a coloro che abbiamo contribuito ad eleggere in Palazzo Vecchio e nella città metropolitana lealtà e trasparenza nei percorsi futuri, faranno la loro parte nella costruzione di un’alternativa in Regione Toscana?

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