Roberto Travagli, responsabile lavoro PRC Firenze
In Italia i diritti dei lavoratori diventano un qualcosa di sempre più simile ad un ricordo, è cosa risaputa: tutti i giorni assistiamo non solo a licenziamenti, contratti truffa e/o capestro ma anche a contratti che prevedono lavoro domenicale o nei giorni festivi, vedi la vicenda dell’outlet di Serravalle.
A partire dai governi Monti-Fornero in poi si è venuta ad affermare una prassi di arroganza nei confronti dei lavoratori che non trova eguali nemmeno nel secolo scorso (forse se ne può trovare traccia risalendo sino ai primi anni del ‘900). In questo clima avviene anche che un operaio sia pedinato e fotografato. con conseguente sospensione, per aver usufruito di un normale permesso sindacale.
Questo accade a Empoli, alla Coin Service, azienda specializzata nel conteggio, confezionamento, deposito, giacenza e trasporto di monete con sede nella zona industriale del Terrafino, dove ad un rappresentante sindacale sono state notificate due giornate di sospensione dal lavoro perché visto nei pressi della propria abitazione pur essendo in permesso sindacale. Per buona fortuna la giustizia ha fatto il suo corso e ha reintegrato il lavoratore giudicando l’azienda colpevole di attività antisindacale.
In questo clima intimidatorio e supponente accade anche che l’amministratore unico della Cartotecnica Maestrelli si renda indisponibile a partecipare all’incontro convocato tra istituzioni e azienda il 5 aprile presso la Regione Toscana che prova a svolgere un ruolo di mediazione tra la proprietà e i lavoratori contro la dichiarata chiusura dell’attività per fallimento.
Lo scorso anno sono stati licenziati undici dipendenti della ditta con procedura di licenziamento collettivo con il fine e l’impegno di rilanciare l’azienda, ma questo non è servito a evitare il disastro odierno. A fronte di proposte d’acquisto pervenute, la direzione ha deciso di respingerle senza farne perlomeno partecipe la rappresentanza sindacale aziendale. Dopo il presidio di questi giorni, i lavoratori hanno deciso di occupare lo stabilimento a difesa del posto di lavoro.
La strada più percorribile al momento sembra quella della costituzione di una cooperativa, infatti nei giorni scorsi c’è stato un incontro con Lega Coop. Tuttavia questa soluzione deve avere come obiettivo quello di rilanciare la produzione e mantenere i posti di lavoro, occupandosi di tutto il processo e non un lavoro in affitto come prospettato dall’amministratore dell’azienda. I margini per un rilancio sarebbero concreti, dato che il settore cartotecnico ha delle prospettive di crescita molto importanti (la carta sta diventando il materiale di imballaggio più utilizzato).
Ci sembra opportuno chiedere alle istituzioni tutte l’impegno nella risoluzione di questa triste vicenda anche, ma non solo, facendosi carico di oneri economici a difesa e a tutela del lavoro e dei lavoratori.
Come sempre il Partito della Rifondazione Comunista si schiera dalla parte dei lavoratori e ne sostiene le giuste rivendicazioni, pronti a impegnare le nostre strutture a favore di ogni azione che i lavoratori riterranno necessaria per difendere e riaffermare i propri diritti.
Convinti che cambiare questo stato di cose è un dovere e che sempre di più si avverte la necessità di costruire oggi un fronte contro le politiche liberiste che premettono, quando non favoriscono, fatti come questi.
In direzione ostinata e contraria.
Se i diritti per i lavoratori diventano un miraggio……… il LAVORO non è più lavoro ma SFRUTTAMENTO