Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Firenze, 19 maggio 2016
Uscire da una pizzeria e trovare uno sparuto gruppo di “fascisti del terzo millennio” in preda a un delirio di vittimismo. Capita a Firenze, in San Jacopino intorno alle 22.00 di giovedì 18 maggio 2016. CasaPound, riconosciuta come interlocutore politico dal presidente del Quartiere 1 (Partito Democratico), ha urlato al megafono che la meningite è causata dagli antifascisti, che il quotidiano la Repubblica è amico dei movimenti antagonisti, che sarebbero stati aggrediti qualche ora prima da decine di losche figure con caschi e spranghe. I nostri eroi hanno però “tenuto posizione” e rassicurare tutta la cittadinanza: “non ci saranno ritorsioni”. Anche perché l’unico modo che trovano di esprimersi è farlo con un megafono dietro a polizia e municipale.
Tra le parodie dei Guzzanti e fantasmi di un passato mai abbastanza lontano, uno spazio della città è stato occupato a spese dei contribuenti.
Appena i compagni di Rifondazione Comunista hanno provato a replicare (con semplici parole) alla cialtrona propaganda che stava andando in scena, le forze dell’ordine sono intervenute invitandoci ad allontanarci e restare in silenzio. Siamo invece rimasti a dimostrare da che parte stanno i comuni cittadini, senza timore rispetto ai ridicoli tentativi di intimidazione (i fascisti pare abbiano la passione della fotografia, a cui farebbero bene a dedicarsi a tempo pieno).
Una sede di CasaPound è fonte di uno stato di tensione crescente. Dato lo scarso consenso elettorale e sociale di cui godono, alzano la voce e simulano una guerra civile che va in scena solo nelle loro teste.
Piazza San Jacopino, come tutte le piazze di Firenze, merita di non essere degradata dalla presenza di propaganda anticostituzionale. Confidiamo che tutte le istituzioni e le organizzazioni politiche condannino l’inquietante episodio di ieri.