Rifondazione Comunista alle elezioni di Sesto Fiorentino del 5 giugno 2016

L’assenza di una sinistra unita alternativa al governo del Partito Democratico è una sconfitta politica, in linea con difficoltà nazionali ormai decennali. Comprendiamo come al di fuori del Comune di Sesto Fiorentino (e anche al suo interno) si guardi alle due coalizioni di Falchi e Quercioli come ad una grave mancanza della sinistra.

Non si può però chiedere alle realtà locali di compensare mancanze nazionali, che si confermano inevitabilmente sul territorio. Per questo la Segreteria provinciale vuole ringraziare in primo luogo le compagne e i compagni del Circolo di Sesto Fiorentino, per non essersi lasciati assalire dalla delusione e dalle amarezze degli ultimi mesi.

Nell’estate del 2015 abbiamo sostenuto un percorso di ricambio che ha portato il partito all’opposizione della giunta Biagiotti, chiudendo una parentesi dovuta all’errata valutazione di chi sperava in una discontinuità (da sinistra) rispetto alle due precedenti amministrazioni Gianassi.

Ci siamo subito messi a disposizione del percorso di costruzione di un’alternativa al Partito Democratico, in un Comune importante, non solo sul piano simbolico.

Un importante incoraggiamento arriva dai nuovi compagni che si sono iscritti questo anno al Partito e che con la loro giovane età stanno contribuendo ad una pratica di rinnovamento indispensabile, senza “rottamazioni” o facili scorciatoie, ma con un forte senso di autocritica.

Rifondazione Comunista giudica la divisione a Sesto frutto di dinamiche sbagliate. Le differenze tra Quercioli e Falchi non saranno tanto nei programmi, su cui ci si è confrontati unitariamente per settimane. Il problema forse è stata l’ambizione di Sinistra Italiana di ricostruire un unico partito a sinistra che, con nostalgia ulivista, pretenda la cancellazione di tutte le altre realtà. Chiedere discontinuità tanto rispetto alle giunte Gianassi quanto alla giunta Biagiotti sarebbe stata forse la soluzione migliore. Alle primarie non abbiamo mai creduto, però a prescindere da questo non si possono liquidare come infondati i timori di chi temeva un ritorno al passato nell’improvviso cambio di posizione da parte di molti dirigenti di Sinistra Ecologia e Libertà (oggi confluiti in Sinistra Italiana) rispetto al sostegno nei confronti di Quercioli.

Segnaliamo inoltre la volontà di Rifondazione Comunista di non insistere sulla frammentazione delle forze politiche a sinistra del Partito Democratico. Senza rinunciare al rispetto di identità, culture e storie diverse, il nostro simbolo sarà affiancato da quelli di Possibile ed Alternativa Libera. L’unità la si costruisce riconoscendosi e lavorando nel merito delle questioni, non con operazioni dal sapore di “Seconda Repubblica”.

Con questo comunicato presentiamo il simbolo e i candidati di Rifondazione Comunista per le amministrative di Sesto Fiorentino del 5 giugno 2016, ringraziando nuovamente chi è riuscito anche a livello comunale a confermare la presenza delle comuniste e dei comunisti.

Candidati
Francesco Arrighetti
Paolo Borselli
Niccolò Ciapetti
Massimo Doni
Daniele Lorini
Rosa Matucci
Livio Mussi
Nello Sarchi
Ariela Spalla
insiemesesto

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