Relazione introduttiva CPF 27 ottobre 2015

Scarica cliccando qui la relazione in PDF

Relazione di apertura del Comitato Politico Federale del 28 ottobre 2015

Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Firenze

Il lavoro politico svolto dalla Federazione di Firenze in questo ultimo mese conferma le potenzialità e l’utilità del Partito della Rifondazione Comunista, ma di conseguenza evidenzia le nostre mancanze. Occorre chiudere il tesseramento il prima possibile e rendere maggiore la partecipazione alle manifestazioni, durante le iniziative e all’interno delle vertenze. Purtroppo anche i rapporti all’interno della nostra organizzazione pagano i limiti che ci hanno accompagnato fin dalla nascita. Dobbiamo quindi proseguire guardando più a quello che dobbiamo ancora fare, piuttosto che adagiandoci sui risultati ottenuti, che pure non sono mancati.

In particolare possiamo considerare di aver tenuto fede agli impegni presi, rispettando quanto stabilito all’ultimo Comitato Politico Federale.

1) La Conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori si terrà il 7 novembre nella Piana fiorentina, mentre la V conferenza delle/dei Giovani Comuniste/i si è svolta in Mugello, a Borgo San Lorenzo. Il coinvolgimento diretto dei territori e la valorizzazione delle competenze specifiche di ogni compagna/o devono proseguire con l’individuazione di responsabili e la creazione di dipartimenti dove possibile, in modo da costruire un gruppo dirigente diffuso. L’appuntamento di Sesto Fiorentino sarà illustrato nella sua organizzazione in allegato alla presente relazione.

2) Il referendum regionale in difesa della sanità pubblica ha visto le iscritte e gli iscritti di Rifondazione Comunista al centro dell’attività, sia nella raccolta delle firme che nella promozione di iniziative pubbliche a sostegno della campagna. Si tratta di proseguire l’impegno su questo fronte, valorizzando le esperienze maturate in questi anni e cercando il coinvolgimento di nuove energie sia tra i lavoratori che tra gli utenti del Sistema Sanitario.

3) Si sono tenuti gli incontri con il livello regionale del Partito nella zona dell’Empolese Valdelsa e nella piana fiorentina. La Segreteria provinciale non può considerare esaurito e soddisfacente il percorso di chiarimento ma è convinta che il punto di arrivo non possa che essere individuato nel Comitato Politico Regionale che si terrà a novembre.

4) A Firenze è nato il gruppo formazione. Un numero ristretto di compagni si è preso la responsabilità di promuovere un percorso autonomo e complementare alle attività più tradizionali che competono al livello provinciale del Partito. L’impegno è di sviluppare situazioni analoghe nelle zone, tenendo a mente la festa provinciale di Montespertoli di luglio 2016 come un primo punto di arrivo. A breve proporremo un coinvolgimento diretto anche della Sinistra Europea e del Partito a livello nazionale.

  • È rimasto indietro l’impegno preso rispetto alle inchieste sociali e ai questionari, sia interni che esterni. Entro il prossimo Comitato Politico Federale si tratterà di attivarsi anche in questo senso.

5) Sul fronte del tesseramento si conferma la necessità di un impegnativo lavoro che ci attende per il 2016. Chiuderemo questo anno arginando il più possibile il calo di iscritte e iscritti, iniziando a ripensare l’organizzazione dei Circoli e delle zone in funzione della attività politica che ci proporremo a fine del 2015. In troppi casi i problemi sono legati alla stanchezza e all’esaurimento di entusiasmo da parte dei gruppi dirigenti locali, che spesso, investiti di tutte le responsabilità individualmente, si sentono abbandonati a loro stessi. Crediamo di dover proseguire sulla direzione intrapresa, visti i parziali risultati che stiamo già ottenendo.

6) Sul fronte dell’autofinanziamento registriamo una difficoltà nel lavorare in modo sistematico e sul medio periodo. Il coordinamento delle forze e la risposta delle compagne e dei compagni alle sollecitazioni di partecipazione sono resi difficili dalla frequenza di appuntamenti di piazza e di iniziative, promosse da una frammentata galassia di organizzazioni che svolgono la loro attività sul territorio. Dobbiamo però ricominciare a lavorare anche al di fuori della dimensione dell’emergenza e a vivere il partito come uno spazio condiviso, in cui le antipatie, i dissensi interni e la diffidenza smettano di pesare oltre la soglia accettabile: migliorerà così anche la nostra capacità di presenza.

7) Rispetto ai percorsi unitari verso cui il Partito ha confermato di essere disponibile, anche a livello nazionale, registriamo l’assenza di chiarezza progettuale e le difficoltà con cui si sta proseguendo a livello territoriale. Confermiamo quanto detto durante il precedente Comitato Politico Federale, ovvero pensiamo che un rafforzamento di Rifondazione Comunista, sia sul piano organizzativo che su quello della linea politica, possa essere utile, se non necessario, per ogni proposta che coinvolga le altre realtà “a sinistra del Partito Democratico” (che altrimenti rischiano di riunirsi solo in negativo, contro qualcosa, anziché su un progetto propositivo).

8) Nel merito delle iniziative da svolgere sui temi legati alla politica internazionale e alla pace registriamo delle difficoltà oggettive rispetto ai rapporti con gli altri soggetti attivi in città. Le divisioni di questi anni e l’assenza di confronto spingono troppe persone a promuovere unicamente singoli momenti (necessari) di contestazione. Crediamo necessario proseguire nell’adesione ad ogni appuntamento comune ma rivendichiamo la proposta di apertura della festa nazionale: un coordinamento di forze politiche che utilizzi il vertice NATO a Firenze di novembre come l’avvio di una campagna che tenti di impedire il G7 (o G8) programmato per il 2017. Secondo la stampa locale la ristrutturazione della Fortezza da Basso dovrà terminare per questo incontro internazionale: il luogo simbolo del Social Forum del 2002 non può diventare una vetrina per Renzi e Nardella. Un percorso (più ampio) non esclude la possibilità di fare altro: pur rimanendo a disposizione delle assemblee più ampie chiederemo a chi condivide le nostre posizioni di promuovere volantinaggi, convegni e attività comuni specifiche sul tema della pace, legandolo anche a quello dell’immigrazione.

9) Ai gruppi consiliari di Sì Toscana a Sinistra e Firenze riparte a sinistra chiediamo formalmente incontri con la nostra Segreteria provinciale che abbiano al centro della discussione la proposta di gemellare gli enti locali con Kobanê, con una annessa campagna politica da sviluppare in città. Agli stessi chiederemo un rapporto costruttivo attorno alla questione del trasporto pubblico, sul contrasto agli effetti devastanti del nuovo ISEE all’interno delle università e cercheremo una continuità di relazione che ci permetta di poter utilizzare anche la rappresentanza istituzionale che abbiamo contribuito ad eleggere.

A questi punti, che proseguono gli impegni assunti all’ultimo Comitato Politico Federale, si aggiungono altri impegni per le prossime settimane.

10) Proseguire nell’impegno comunicativo che ci ha permesso di ottenere sprazzi di visibilità sui mezzi di informazione, interloquendo con singoli cittadini ed altre realtà politiche e sociali organizzate.

11) Intervenire sulle polemiche che travolgono le lavoratrici e i lavoratori di Ataf, avviando un ragionamento sul trasporto pubblico locale anche in seguito all’esito della gara regionale che vede questo settore destinato ad un complessivo ripensamento nei prossimi anni.

falcemartello

Lascia un commento