Palestina. Mozione di Monica Sgherri: ”fermare l’escalation e affrontare i nodi di fondo, pace e giustizia binomio inscindibile”
Firenze, 16 luglio – Pace e giustizia in Palestina. Questo il titolo della mozione che ho presentato oggi, su una vicenda che sta assumendo i contorni di un dramma iconoclasta, nella consapevolezza che i due termini per poter vivere sono legati, non ci può essere pace senza giustizia e viceversa, e non a caso in quella martoriata terra entrambi mancano da troppo tempo e si allontanano sempre più: siamo a fare la conta giornaliera delle vittime, oggi oltre duecento. Così Monica Sgherri – esponente di Rifondazione Comunista e capogruppo di “Rifondazione Comunista – PdCi” in Regione. Il primo obbiettivo è fermare il massacro – e proprio il primo punto della mozione è quello di chiedere al governo che lavori per un cessate il fuoco; ma la mozione va oltre, e affronta – nell’impegnativa – alcuni dei nodi che stanno a monte. Cioè affronta i temi “fame” e bombe”: quindi di pronunciarsi per l’apertura immediata di un corridoio umanitario che consenta ai soccorsi di arrivare a Gaza anche via mare, e di interrompere immediatamente ogni fornitura di armi e sistemi militari a Israele, in ottemperanza alla legge 185/90, e di promuovere analoga misura in sede UE (l’Italia è il principale fornitore di sistemi militari a Israele); infine di attivarsi per la riapertura di un reale negoziato di pace, oggi drammaticamente interrotto, e per la fine dell’embargo che dal 2007 colpisce la Striscia di Gaza, e che rende le condizioni di vita della popolazione civile sempre più insostenibili. La mozione rileva anche come il lancio di razzi su Israele ne aumenti l’insicurezza e metta repentaglio la vita dei civili, e però come vi sia stata una risposta che ha comportato una vera e propria inaccettabile e drammatica carneficina. Ma appunto – conclude Sgherri – se non si agisce subito per fermare l’escalation e non si affrontano i nodi di fondo, non ci saranno ne pace ne giustizia in quel territorio, un binomio inscindibile. E’ necessario e sempre più urgente.