Come Federazione di Firenze del Partito della Rifondazione Comunista abbiamo aderito a questa importante campagna, di cui volentieri inoltriamo e diffondiamo comunicato stampa e grafica di lancio.

In questo periodo di emergenza sanitaria legata al Coronavirus, l’isolamento e la convivenza forzata possono diventare un serio pericolo per tutte le donne e i figli o le figlie che vivono in una situazione di violenza domestica.
Dai dati registrati e resi noti dai Centri antiviolenza toscani emerge una diffusa diminuzione delle chiamate in questo periodo: 50 per cento in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La drammaticità di tali circostanze ha reso necessario la volontà di fare rete fra organizzazioni, forze politiche e associazioni femminili del territorio fiorentino per far fronte comune e cercare di aiutare le donne in difficoltà con azioni concrete.
Proprio in questo senso
si inserisce la nostra campagna “Lei Resta a Casa” affinché le
vittime non siano riluttanti a denunciare per la paura di dover
abbandonare la propria abitazione ed essere anche esposte ad un
possibile contagio. La Procura di Trento ha già emanato un
provvedimento che sollecita a dare attuazione a quanto previsto dal
nostro ordinamento ovverosia ad allontanare da casa i maltrattanti e
non più le donne e i bambini. La legge 154/2001 ha precisato
condizioni e criteri di applicazione di questo istituto, che la norma
identifica come “ordine di protezione”.
Come
organizzazioni abbiamo quindi inviato un appello al Procuratore della
Repubblica di Firenze affinché adotti un provvedimento simile a
quello della Procura di Trento al fine di rimuovere uno dei possibili
ostacoli che impediscono alle donne di denunciare la violenza
subita.
Alla campagna hanno fin da subito aderito le
associazioni Nosotras, Artemisia, Gomitolo Perduto, Firenze al
Femminile nonché il Coordinamento Donne CGIL Firenze, Donne
Democratiche, Arci Firenze e Azione Gay e Lesbica.
Fondamentale l’impegno
di organizzazioni politiche come il Partito Democratico con i Giovani
Democratici, Sinistra Italiana, Articolo 1 e Partito della
Rifondazione Comunista.
Naturalmente l’allontanamento
dalla casa del maltrattante è solo una delle ipotesi di intervento
ma non l’unica. I percorsi di fuoriuscita dalla violenza sono
diversi e sempre decisi insieme alla persona che si rivolge ai Centri
Antiviolenza, perché ogni caso è unico e a sé stante. Il messaggio
che adesso deve passare è che le donne, anche in una situazione così
delicata, non sono sole e c’è sempre qualcuno a cui chiedere aiuto
rivolgendosi telefonicamente al 1522 o, qui a Firenze, al numero
055/601375, oppure scaricare l’app 1522 per poter chattare
direttamente con una operatrice 24 ore su 24.
Firmato
Azione Gay e Lesbica
Arci Firenze
Artemisia
Coordinamento Donne CGIL Firenze
Donne Democratiche
Firenze al Femminile
Gomitolo Perduto
Nosotras
Articolo 1
Giovani Democratici
Partito Democratico
Partito della Rifondazione Comunista
Sinistra Italiana