PRC Firenze, 04 gennaio 2018
Solo il 32% delle scuole italiane «risulta accessibile dal punto di vista delle barriere fisiche». Lo attesta l’Istat, in un report del 3 gennaio 2019.
Le barriere senso-percettive fanno scendere la percentuale al 18%.
Supporto informatico e insegnanti per il sostegno registrano carenze che aggravano una situazione complessa e su cui non si concentra adeguatamente la politica.
Problemi reali finiscono per essere relegati a questioni amministrative per gli enti locali, “né di destra, né di sinistra”, dove l’assenza di risorse sviluppa nella società un senso di impotenza e rassegnazione.
Le regioni del Centro Italia registrano numeri a metà tra la situazione migliore del Nord e quella peggiore del Mezzogiorno, come in numerosi altri ambiti.
Il tema riguarda le barriere architettoniche, le risorse a disposizione per la scuola pubblica, la capacità della società di dimostrarsi inclusiva (non solo nella dialettica cittadinanza-migranti).
Si tratta di un ambito che rafforza la denuncia di Giovanni Russo Spena rispetto al quadro costituzionale messo in discussione dall'”autonomia regionale differenziata” (si veda qui), su cui il Governo ha una scadenza fissata per il 15 febbraio.
L’abolizione delle Province, senza adeguate riforme democratiche e partecipative, ha creato un quadro già debole, in un Paese che non ha mai saputo fare dell’equità nazionale una possibilità di sviluppo omogenea per tutta la Penisola.
Siamo alla vigilia di una campagna elettorale che interesserà numerosi comuni del nostro territorio per i rinnovi degli enti locali: ci impegniamo a saper insistere anche su temi purtroppo dimenticati da una politica troppo spesso urlata e fatta quasi solo di vuoti posizionamenti pubblici, mentre l’amministrazione finisce per essere una scelta su dove tagliare e a chi attribuire responsabilità per l’assenza di possibili scelte.
Crediamo di fare cosa utile rendendo disponibile i risultati della ricerca Istat, consultabili cliccando qui.
