“Al fianco delle importanti realtà presenti sul nostro territorio, sostenendo le richieste che la sinistra di opposizione sta portanto avanti nei consigli comunali”

Partito della Rifondazione Comunista, Federazione di Firenze, 29/10/2020
La Federazione fiorentina del Partito della Rifondazione Comunista esprime preoccupazione per la sospensione imposta dal DPCM del 24 ottobre alle attività dei centri culturali, dei centri sociali e dei centri ricreativi, che di fatto assesta un colpo durissimo all’associazionismo solidale e mutualistico, così forte nel territorio toscano e con il quale il nostro Partito condivide un lungo percorso storico.
I circoli e le associazioni che avevano resistito sia ai ripetuti attacchi politici condotti da passati governi sia alla prima fase della pandemia si erano impegnati per poter riaprire in sicurezza e avevano appena ricominciato a vivere, quando è arrivato questo vero e proprio “taglio lineare” che denota grave indifferenza per i principi e le specificità, se non di peggio, cioè una avversione di fondo ai principi del mutualismo e della solidarietà; d’altronde non è una novità che da tempo prevalga l’illusione che ci si possa, anzi si debba, salvarsi da soli.
Eppure il Comune di Firenze appena il 24 giugno scorso aveva organizzato una grande cerimonia di ringraziamento per l’opera di solidarietà concreta (leggi: dare da mangiare) che l’associazionismo stava svolgendo in favore delle persone più deboli, rese ancor più indifese dai primi mesi di pandemia.
Per questo chiediamo alla nuova Giunta regionale (per cui questo sarà un primo importante banco di prova) e ai Comuni di intervenire a sostegno di una realtà che non può e non deve essere considerata meno importante rispetto al settore produttivo, perché magari non produrrà beni ma sicuramente produce “servizi” che il settore pubblico non può e soprattutto non vuole più assicurare. Sosteniamo quindi convintamente l’azione dei gruppi consiliari della sinistra di opposizione che hanno presentato una mozione preparata da Sinistra Progetto Comune a Firenze e condivisa a Campi Bisenzio, Empoli e nei comuni del Mugello.
È necessario estendere anche all’associazionismo sociale i Fondi di sostegno che si stanno attivando in favore delle associazioni sportive dilettantistiche; i Comuni dal canto loro possono e devono rinunciare a canoni e tributi relativi al periodo di chiusura.
Ma è necessario anche ribadire che è possibile svolgere le attività proprie dell’associazionismo sociale nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, e che tali attività, oltre a recare sollievo concreto alle persone in difficoltà, rappresentano un argine alla paura e alla diffidenza che stanno purtroppo avendo la meglio.
Non è annientando cinema, teatri e Case del Popolo che ci difenderemo meglio dal Covid; saremo invece infettati dal virus dell’egoismo.