Appalti del Comune di Firenze: un fornitore da mettere in discussione

Siamo nuovamente a denunciare i continui ritardi nei pagamenti delle retribuzioni del personale in appalto delle portinerie dipendenti della SEGI. Ad oggi le buste paga dei lavoratori della SEGI sono di nuovo in ritardo. Ancora non è stato loro pagato lo stipendi di febbraio 2019.

I rappresentanti dell’USB tornano a denunciare l’ostinazione dell’azienda con una nota inviata per conoscenza anche all’Assessore al Lavoro, al Direttore Generale, ai gruppi consiliari e alla Commissione Lavoro.

Dello stesso avviso è anche la UIL di Firenze, che ha proclamato una prima azione di sciopero per i giorni 29-30 aprile. 

Nonostante gli impegni assunti sia in Commissione che in Consiglio, la situazione prosegue come in precedenza.

Come Partito della Rifondazione Comunista siamo a chiedere pertanto all’amministrazione di farsi carico della questione e di assumersi le responsabilità del caso, attivando le necessarie procedure, per sostituirsi alla ditta per il pagamento degli stipendi. Non possono essere, per l’ennesima volta, i lavoratori a per le inadempienze contrattuali: il committente non può “lavarsi le mani” di fronte a simili comportamenti

Crediamo che sia giusto ricordare anche che questa azienda è stata pesantemente criticata, con motivazioni analoghe, anche in altre amministrazioni e località in cui ha vinto appalti (per esempio, nel 2015 è stata anche fatta oggetto dell’interrogazione parlamentare 4-11529, relativamente a ritardi nei pagamenti del personale di un appalto Se.G.I. con l’Università della Calabria). 

Siamo da sempre schierati contro l’esternalizzazione del personale che, poi nella realtà, è parte integrante del lavoro quotidiano dell’Ente. I lavoratori del portierato dovrebbero entrare tutti in procedure e opportunità di stabilizzazione. Se, come temiamo, con la presente Amministrazione non potrà essere elaborato un progetto di stabilizzazione e internalizzazione, pretendiamo però, almeno, che il Comune indichi appalti più rigorosi, più vincolanti e più funzionali al buon andamento dell’amministrazione, nel rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori, con applicazione dei contratti di lavoro in riferimento al settore in cui operano. 

Inoltre, come più volte denunciato, considerati i costi IVA e i costi di gestione del rapporto di appalto, questa esternalizzazione, come altre e più di altre, non sta facendo risparmiare

In direzione ostinata e contraria

Roberto Travagli, Responsabile Lavoro PRC Firenze, 30 Aprile 2019