Anche Rifondazione in piazza a fianco del popolo kurdo
Nonostante il maltempo e l’incessante pioggia che ha accompagnato la giornata di oggi, al presidio indetto dopo la strage di Ankara erano presenti, sin dall’inizio alle ore 18:00, più di 200 persone che poi si sono avviati in corteo verso Piazza della Repubblica.
Rifondazione Comunista è scesa con le sue bandiere e quelle del PKK (Partito dei Lavoratori del
Kurdistan), scegliendo di aggiungere anche i colori della Palestina.
In Medio Oriente si misurano i fallimenti della politica estera occidentale e delle scelte statunitensi dopo il crollo del Muro di Berlino. Non si tratta di avere nostalgia della Guerra Fredda ma di evidenziare come le migliaia di migranti siano causati principalmente dalle guerre in Iraq Libia e Siria (per citare solo i fenomeni più recenti). Gli stessi interventi armati della Nato hanno determinato uno sconvolgimento degli stessi confini nazionali.
Questioni politiche rischiano di diventare fantomatici scontri di civiltà, mentre esistono oggi due esponenti di primo piano che difendono la democrazia ma sono oggi in carcere: Öcalan e Barghouti.
La retorica che esprime vuota solidarietà deve smettere di segnare la politica e le istituzioni. Nell’area del Medio Oriente devono cessare le complicità con governi colpevoli, come quello della Turchia e quello di Israele, mentre bisogna chiedere un sostegno diretto alle forze laiche e progressiste, di cui storicamente sono parte le comuniste e i comunisti, come ci ricordano le vittime dell’Isis e del fanatismo.
Chiederemo ai consiglieri Tommaso Grassi e Tommaso Fattori di condividere un percorso che chieda l’impegno diretto della Regione Toscana e del Comune di Firenze in direzione della pace. La città che ha ospitato un importante social forum ormai più di dieci anni fa può tornare ad essere protagonista della politica internazionale.
La Segreteria Provinciale di Rifondazione Comunista Firenze