La Segreteria provinciale del Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Firenze
Questa mattina i soci della Unicoop di Firenze e gli utenti della Coop di piazza Leopoldo a Firenze hanno avuto la sgradita sorpresa di vedere un’associazione di stampo neofascista all’interno della struttura commerciale, con tanto di cartellone, tavolo informativo e volantinaggio. La campagna promossa da Progetto Firenze Dinamo è tesa ad aiutare i fiorentini ed il popolo italiano, ovviamente senza “alcuna finalità discriminatoria” ma solo per “un profondo senso di giustizia”. In fondo rendiamo disponibile il volantino diffuso, invitando anche a visitare il sito www.progettofirenze.com, in cui si annunciano iniziative che studiano “la protezione del patrimonio artistico italiano nella Repubblica Sociale Italiana” e si denunciano le “infamie” scritte dall’Unità nell’immediato secondo dopoguerra.
Fascisti, mascherati, vigliacchi, capaci di infilarsi nelle “cooperative rosse” di cui si riempiono la bocca (offendendole) negli anfratti nascosti in cui si illudono di fare attività sociali. Questo sono i camerata del Progetto Firenze Dinamo. Inaccettabile che l’Unicoop di Firenze abbia dato il permesso per una campagna che distingue gli italiani dagli altri cittadini (ma poi l’italiano è tale per cittadinanza, per diritto di nascita, o cosa altro?).
Chiediamo all’Anpi, all’Arci, a tutte le forze politiche e sindacali antifasciste, che si riconoscono nella Costituzione, di unirsi a questa denuncia, per togliere agibilità politica a chi fomenta l’odio razziale e rivisitazioni storiche che offendono la memoria della Repubblica Italiana (nata grazie al sangue versato dalla Resistenza).
Abbiamo rinunciato a compiere gesti eclatanti per evitare di dare maggiore pubblicità a simili personaggi, che si nascondono per cercare consenso, tanto sono “sicuri” della loro “identità”, ma non possiamo rimanere in silenzio. Anche perché ricordiamo quanto è difficile ottenere i permessi per i volantinaggi politici anche solo sui marciapiedi delle Coop. Trovare i fascisti dentro i centri commerciali è troppo. Ci spiace che al numero del centralino Unicoop Firenze non ci abbia risposto nessuno, anche se al punto informazioni di piazza Leopoldo ci avevano avvertito che di sabato è difficile trovare qualcuno.
Chiediamo quindi ai mezzi di informazione, a tutte le compagne e compagni, di far girare la notizia e fare pressioni perché simili incidenti non ripetano più. Chiediamo anche un chiarimento pubblico a Unicoop Firenze, anche per sapere se i soci Coop iscritti o simpatizzanti al Partito della Rifondazione Comunista hanno torto nell’immaginare di essere legati a una cooperativa che almeno non fomenta l’odio razziale. Chiediamo anche in anticipo di non nascondersi dietro alla patina di impegno sociale che ricopre il marcio di un fascismo nella sostanza sempre uguale a se stesso: basta veramente troppo poco per capire da che parte stanno questi camerata.
Salve, sono Claudio vanni Responsabile delle relazioni esterne di Unicoop Firenze ho appreso Adesso la Notizie di quanto accaduto Nel punto di vendita di piazza Leopoldo. Si tratta di in equivoco increscioso. La manifestazione dell'associazione dinamo si stava svolgendo all'esterno del punto vendita poi sono entrati e hanno chiesto alle personae presenti al box informations di poter entrare, Le ragazze hanno equivocato pensanfo si trattasse di dynamo camp e hanno consentito di entrare. Appena hanno capito hanno immediatamente fatto usicire l'associazione. Unicoop Firenze ribadisce la propria estraneita A quanto accaduto attribuibile solo ad in frainteso
Non offenda l’intelligenza delle persone Si scusi dicendo la verità ! Ormai per vendere fate di tutto
Devolete l'incasso della giornata al mayer… gli errori come i fraintendimenti si pagano 😉
Fraintendimenti… come il banchetto che vende cimeli del duce (si può acquistare anche il manganello con la scritta ‘boia chi molla’) che ogni tanto capita alla coop delle piagge. Se chiedi spiegazioni alla coop ti dicono che loro non c’entrano niente con lo spazio del centro commerciale (strano visto che è di loro proprietà) mentre i dipendenti del centro ti rimandano alla coop…
Ah quindi ora occorre la patente in antifascismo anche per fare del semplice bene ?
La patente non esiste. Al massimo esistono i valori stabiliti dalla Costituzione, che andrebbero rispettati sempre.
Sostenere di aiutare i poveri creando contrapposizioni tra questi è però storicamente una pratica che nega i valori di solidarietà su cui si è lottato contro le ingiustizie.
Per le patenti è meglio commentare sul sito della motorizzazione.
Noi ci differenziamo anche x questo ma nn esageriamo.loro ci avrebbero preso a manganellate
se sono fascisti sono buoni
Non È vero che sono stati mandati via. Dopo che anche io ho insistito il responsabile è andato a parlarci ma sono rimasti ancora un’ora buona fino circa le 13 Quando hanno proprio finito del tutto il banchetto. Anche in questo caso ci siamo arresi e calati i pantaloni. Gente incompetente alla coop se scambia un’associazione per un’altra.
Se ciò è vero, è scandaloso, dovremmo andare a far la spesa alla Esslunga, almeno sappiamo con chi abbiamo a che fare!!!
Riccardo Mongiu: "ntendeva" sta per *intendeva* vero? 😉
Claudio Vanni: per essere il Responsabile (con la "erre" maiuscola 😛 ) i circa venti refusi nelle otto righe e mezzo sono un po' troppe.
Buongiorno. Premetto di non essere na da una parte ne dall’altra in quanto non sono mai stato favorevole agli estremismi di qualsiasi fazione, partito o ideologia che dir si voglia ( idem vale per il culto). Sono sinceramente sconcertato nel leggere nel vostro articolo dei commenti frutto di reaggi vecchi, datati e superati degni dell’epoca della guerra fredda rta USA e l’allora URSS. Ancora si discute di ,e tra, compagni e camerati? La mia percezione è che ormai tempi, e fortunatamente, la cultura media, ci possa permettere di dimenticare determinati retaggi di un passato ormai alle spalle diventato “semplicemente” storia ( sia in positivo che in negativo). Per curiosità, viste le accuse mosse, ho anche controllato i contenuti del sito web da voi citato. Sinceramente non ho visto vendita di reliquie, ma forse cercando più a fondo…, tantomeno ho notato inni o motti inneggianti al Duce ( allo scopo mi permetto di far notare che la parola Duce, ovvero Dux dal latino, era usata dai Romani per indicare una persona degna di fiducia e per tanto, valida al punto di fornire una guida sociale e morale, di grandissima levatura). L’iniziativa promossa dal gruppo ospitato, sinceramente, sembra essere oltre che senza doppi fini, molto sociale e socialista. Peraltro nelle immagini da voi pubblicate, non mi pare di aver colto riferimenti a souvenir di sorta, anzi, sembra proprio che non ce ne siano in assoluto. Mi soccnforta inoltre la risposta del Dr. Vanni, Responsabile delle Relazioni Esterne Unicoop, che definisce l’incidente “increscioso”. Ora, ammesso che lo scopo sia veramente quello indicato nei flyer, vorrebbe cortesemente Dr. Vanni indicare cosa c’e’ di increscioso nel voler aiutare famiglie italiane in difficoltà economiche? Trovo la cosa molto socialista e sociale, degna di nota, a prescindere dalla fazione politica che se ne fa promotrice. Le derrate amlimentari sono apolitiche cosi come la gente che soffre la fame ( conosce e conoscete il fenomemo degli esodati vero?). Purtroppo la fame ha solo un colore, quello della disperazione, per sè e sopratutto per la propria famiglia che non si è in grado di mantenere. Se poi volessimo spostare la polemica su un altro lato, ovvero, prima favorire gli Italiani, poi, una volta sistemata la sitazioneinterna, gli stranieri ( prima i regolari poi quelli no), beh mi pernerete se dico che trovo la cosa estremamente giusta e corretta verso cittadini di ogni credo politico che, pagando tasse ( tante) si trovano in strada senza sussistenza e supporto nonostante quanto pagato. Mi indigno e vergogno nel sapere che prima degli Italiani, stranieri irregolari, trovino sistemazioni in alloggi calmierati, agevolazioni fiscali di ogni tipo, rimborsi e sussdi ( diarie che partono dai 35€ a testa in su) senza aver mai versato un centesimo di tasse o aver mai contribuito all’economia nazionale ( pagando tasse e producendo reddito nonchè benessere nazionale). Non credo che questo sia essere di destra, forse, credo sia un’idea molto di sinistra, una sinistra illuminata, non accecata da quelal fobia verso l’opposto o il diverso credo politico. Trovo socialista ( apoliticamente parlando) far si che la Nazione e i suoi Cittadini abbiano una vita dignitosa, tutti, poi e solo poi, che si debba, nei limiti possibili, provvedere anche al benessere altrui ( straniero).
Sinceramente ad oggi Io, fossi appartenente a questo o quello schieramento, mi preocuperei di ben altro, tipo: quand’e’ l’ultima volta che le elezioni degli Italiani hanno generato un Governo scelto dal Popolo? Quanto è costituzionale l’attuale ( e il precedente) Governo del Paese e le sue Leggi? Meditate gente meditate.
Mediteremo su “ben altro”, intanto però per noi sostenere di aiutare i poveri creando contrapposizioni tra questi è storicamente una pratica che nega i valori di solidarietà su cui si è lottato contro le ingiustizie.
Rivendicare poi la storia di chi ha cercato di distruggere ogni movimento operaio e di emancipazione, facendo gli interessi degli sfruttatori, rimane poi per noi inaccettabile. Comunque grazie per il lungo commento e gli inviti a meditare.
Buongiorno.
POtrebbe cortesemente spiegarmi, e la cosa non intende essere polemica, ma solo un mio chiarimento necessario, in cosa è stata fata distinzione di poveri? Mi perdoni se mi chiedo: come fa un povero a fare la carità se non ha nulla da donare? L’italia e gli italiani ( sia di destra che di sinistra o di centro eccetera) lavoratori sono tutti nella stessa situazione disagevole e precaria. Gli operai italiani, gli esodati italiani sono sia di destra che di sinistra. Potrebbe cortesemente illuminarmi sul perchè, umanamente parlando, dovremmo prima prestare aiuto e donar soldi e derrate a chi in Italia non solo nonc’è nato, ma non ci ha mai lavorato pagando i relativi balzelli, quandi primi a non avere di che mangiare siamo noi?
Tra un evasore fiscale italiano e un lavoratore che paga regolarmente le tasse, anche se di altra nazionalità, chi dovrebbe avere la priorità? Inoltre non è il luogo di nascita a definire la cittadinanza di una persona.
Inoltre sostenere che non ci sono abbastanza risorse per tutti è funzionale a chi ci comanda. La redistribuzione non deve essere fatta togliendo ad alcuni poveri e dando ad altri, occorre attaccare le vere ingiustizie sociali. Un esempio? Per “una retribuzione media di un amministratore delegato sono necessari 11,3 stipendi di un operaio”. Dare meno ai manager italiani e di più alle lavoratrici, ai lavoratori e alle famiglie che cercano di arrivare a fine mese, non sarebbe interessante?
Storicamente i fascisti però fanno così: raccontano a chi sta male che la colpa è di chi sta peggio di loro o poco meglio di loro, mentre difendono il sistema e chi specula sullo sfruttamento.
Buongiorno.
Mi perdoni ma sarebbe maturo lasciare il logo comune dell’evasore fiscale, non crede? Chi viene licenziato, l’evasore fiscale o il dipendente che le paga tutte le tasse? L’esodato, per definizione, è un ex dipendente. Le posso dire che quanto lei dice in risposta, nel centro della lettera,salvo le considerazioni finali a mio avviso un po faziose ( ma va bene lo stesso non è che mi offenda ripeto nonsono di estrema destra), sono assolutamente congrue, lecite e pienamente corrette. Ma, dato il fatto che l’ala socialista dell’Italia la pensa cosi ( almeno deduco), perchè nonstante abbia vinto le elezioni, Bersani ( vero non è Rifondazione ma senpre sinistra dovrebbe essere) non è al governo del paese? Perchè Renzi ( mi pare fosse sempre PD o sbaglio?) in quanto socialista stia operando al contrario? Lei ha sollevato delle coe giustissime, che putroppo non trovano applicazione se non nella sola retorica ( o campagna elettorale). Lo sa che alla proposta di Legge per la riduzione degli stipendi dei politici tutti e sottolineo tutti i parlamentari, tranne M5S, hanno votato no? Idem per le pensioni d’oro ei privilegi. Se Giuseppe, cui ho risposto, legge, forse mi troverà di sinistra sapendo che cio che viene detto da admin ( mi scusi ma non so il suo nome) è giusto e lo condivido.
Le derrate alimentari sarebbero apolitiche se non fossero destinate ad un gruppo piuttosto che ad un altro sulla base della propria nazionalità. Questo si chiama razzismo, e se non ci trova niente di male, se fossi in lei comincerei a farmi qualche domanda. Chi la pensa così mi sembra molto bene avviato per essere schierato da una parte molto concreta, che fa del nazionalismo e del razzismo il proprio tratto distintivo. Solidarietà vuol dire aiutare chi ha bisogno, non certo chi ha bisogno solo se è bianco o nero, alto o basso. Lo capirebbe meglio, forse, se lei si trovasse in un qualsivoglia stato di necessità e si trovasse emarginato solo per un suo stato di nascita (nato qui piuttosto che lì). Einstein diceva che esiste una sola razza, la razza umana.
Tutto quello che fanno questi gruppi, fascisti, non ha niente di socialista, come clamorosamente afferma lei, dimostrando qualche piccola confusione in merito. Sottolineo poi che la confusione che lei mi sembra manifestare su concetti basilari agevola il proliferare dei fascismi e dei nazionalismi che, nonostante lei consideri vecchi retaggi, le assicuro sono vivi e vegeti nella nostra società e richiedono, oggi più che mai, un surplus di vigilanza perché siano annientati. Altro che storia e concetti dimenticati. La sua equidistanza, che pone come premessa nel suo messaggio, non è un merito, l’essere né di qui né di lì é sicuramente peggio dello schierarsi, anche se dalla parte sbagliata.
Ecco perché il Sig. Vanni giudica “increscioso” quanto accaduto. Ma a me increscioso non basta, secondo me è scandaloso, e merita ben altro che un post, tra l’altro molto discutibile, per poter chiudere la questione.
Buongiorno.
Mi preme precisare che ciò che riferisce in merito ad Einstein, si tratti in raltà di: Immigrato negli USA nel 1933 a seguito della persecuzione contro gli Ebrei, Einstein, allo sportello dell’Immigrazione, in ingresso, nel modulo di accettazione, alla voce razza, scrisse appunto UMANA. Ora non voglio dissertare sulle orgini filosofiche della citazione di Einstein, ma sappia che queste trovano radici nel pensiero filosofico fin dal 1800 e pensiero scientifico: “Nell’Ottocento invece è cambiato qualcosa: perché anziché di popoli si è iniziato a parlare di razze. Gli scienziati, cioè, si misero a cercare di individuare alcune caratteristiche fisiche (andava molto di moda la misurazione e la descrizione dei crani) capaci di individuare insiemi ben definiti: le razze, appunto. Ma baravano parecchio con i dati: escludevano dai loro conteggi, per esempio, tutti quegli individui che non facevano tornare i conti (finlandesi con i capelli scuri, indiani con gli occhi azzurri, eccetera).
Dalla scienza queste classificazioni razziali passarono, all’inizio del Novecento, alla politica: e diventarono un vero e proprio dramma quando in Germania un partito, quello nazista di Adolf Hitler, decise di sterminare le “razze inferiori”, che identificava con gli slavi e soprattutto con gli ebrei e gli zingari. Le vittime di questa follia furono un’enormità, sei milioni.
Nel frattempo, per fortuna, la scienza si è resa conto che dividere gli uomini in razze è semplicemente un errore. Quello che si può fare è individuare “popoli” o “etnie”, cioè gruppi caratterizzati da un insieme di caratteristiche che, tutte assieme, li rendono unici. Ma non (o almeno non solo) caratteristiche fisiche, come il colore della pelle o dei capelli: decisivo, per identificare un popolo, è riconoscere una cultura comune. Come c’insegnavano gli antichi.”
Mi lascia basito il fatto che inoltre, lei , prima mi accusi di schierarmi, poi, in pedice alla sua risposta, di non schierarmi. Mi permetto di riscrivere quanto detto: “Premetto di non essere na da una parte ne dall’altra in quanto non sono mai stato favorevole agli estremismi di qualsiasi fazione, partito o ideologia che dir si voglia ( idem vale per il culto).”
Quanto detto non significa non avere un’ideologia politica, significa, e lo sottolineo, non avere una posizione estremista.
Alla stessa maniera dico, con convinzione, che per fare beneficienza si deve avere di che dare. Gli italiani non hanno, ma lo stato anzichè curare il proprio popolo, cura gli stranieri ( badi bene io parlo anche degli svedesi non solo dei medio orientali o africani). La prego di volersi documentare in merito allo stato di tasse, reddito e lavoro, che rispettivamente parlando occupano le seguenti graduatorie: tasse, ne paghiamo al pari della Svezia senza avere i servizi e gli stipendi ad essa proporzionati; Stipendi, sono i più bassi d’Europa e più tassati; Lavoro, l’occupazione non è aumentata anzi e si è trasformata da lavoro a tempo indetermianto a contratto a tempo determinato ( mi permetto di specificare ” a progetto” senza assistenza sanitaria, ferie e contributi pensionistici a carico del lavoratore stesso). La inviterei a voler essere un po meno fazioso sventolando paroloni e supposizioni del tutto senza basi e fuori luogo.
Inoltre ribadisco l’inaccettabilità dell'”inaccettabile” espresso dal Dr. Vanni dato che i poveri sono sia di destra che di sinistra, ma tutti fanno fatica ad arrivare alla sera ed ogni aiuto è valido.
Chiudo inoltre invitandola a non sputare sentenze sulla mia vita o difficoltà passate o presunte tali, in quanto: le conosco, le ho vissute eccome, sono stato licenziato in tronco perchè una ditta ha semplicemente chiuso e sono stato messo alla porta. Senza lavoro per un anno, sfratto, divorzio e due figli da mantenere ( con tanto di ex coniuge da pagare). Io mi sono inventato di nuovo! E le garantisco che ne ho passate di ben altre. In questo lo stato, il comune, l’istituzione, non c’era, non c’e’ stato e quando ho chiesto qualcosa di spettanza, mi è anche stato negato.
La prego prima di “insegnare a vivere” a qualcuno, citando parole di altrui apprendimenti, di accertarsi che quel qualcuno non abbia più vissuto di quanto non lo abbia lei.
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti”
Una persona còlta come lei sicuramente conosce la citazione.
Io odio anche gli equidistanti
Nessun problema, io faccio la spesa all'Esselunga da un pezzo.
I fascisti alla Coop ci sono da anni, le guardie picchiatrici della Coop, sono tutti appartenenti a organizzazioni neofasciste e chi li ha assunti conosce molto bene quello che fanno. Nei loro uffici hanno dei cavi di rame rivestiti in gomma per picchiare i ladruncoli e sovente si possono trovare appesi ai muri manifesti del duce o dei loro idoli. Per quanto mi rigurda, possono morire alle Coop, io i piedi non ce li metterò mai più!
Faresti una cosa giusta.
queste delusioni capitano a chi crede ancora che Coop e varie significhi qualcosa di alternativo, diverso, equo o addirittura “compagno”, “solidale”, “di sinistra” etc…nel comunicato addirittura si parla di supposti legami tra Rifondazioni o simpatizzanti e Coop e Unicoop…questo forse potrebbe essere uno dei più grandi scandali, il solo pensare che il rapporto con quelle realtà non possa essere che di conflitto e antagonismo in quanto lavoratori: dipendenti o consumatori.
No, parliamo di singoli iscritti a Rifondazione che sono soci Coop, per loro scelta (così come altri hanno certamente tessere di altri centri commerciali). Se lo scandalo è che le persone vanno a fare la spesa, invitiamo a farci un comunicato stampa, magari qualcuno ci fa pure sopra un servizio. Il nostro appoggio alle vertenze non è mai mancato, figurarsi se potrebbe mancare perché in un posto ci si va ad acquistare, ad esempio, l’acqua (anche se in effetti siamo per quella pubblica e gratuita, magari è scandaloso anche che qualche compagno acquisti l’acqua?).
Gli iscritti a Rifondazione che hanno la tessera Coop erano pronti a restituirla, tutto qui.
Buona giornata, immaginiamo di ritrovarci nelle strade in cui si produce conflitto sociale e resistenza per eventuali altre questioni.
Io quei ragazzi li conosco, e stanno facendo un bellissimo lavoro. Cos'hanno fatto di male? Hanno inneggiato al fascismo? Hanno scatenato risse? Hanno presidiato contro un movimento politico opposto? Hanno raccolto cibo. Senza rompere i coglioni (scusate il francesismo). Dalle mie parti si dice: chi fa del bene, merita di essere ucciso. Andateci a parlare e vedrete con che mostri avete a che fare.
Non è un bellissimo lavoro per conto nostro tutto qui. E partito sociale lo pratichiamo da tempo anche noi. Ma senza fare classifiche tra poveri e dividere ciò che dovrebbe essere unito contro “l’alto”.
sono mostruose certe idee… e a volte anche le persone che le portano…
perchè non mi sorprende un fatto del genere?
esistono ancora coop rosse? (cit. "Fascisti, mascherati, vigliacchi, capaci di infilarsi nelle “cooperative rosse” di cui si riempiono la bocca (offendendole) negli anfratti nascosti in cui si illudono di fare attività sociali.")
o esiste solo la GDO che ci delizia con la sua merda di cibo andando ad ingrassare altre lobbies capitalistiche (bigpharma, chimica, ecc. ecc.)?
La critica se la fai parziale (cioè se non critichi negativamente il sistema della GDO di cui anche coop fa parte) è già un mostrare il fianco al fascismo ed una occasione per essere colpiti. I comunisti, quelli veri, dovrebbero saperlo. Altrimenti non cambierà mai nulla.
Il comunicato era legato ad uno scopo: negare agibilità ad organizzazioni fasciste. Per questo non abbiamo toccato altre questioni su cui pure non abbiamo posizioni ambigue (abbiamo anche compagne e compagni che lavorando dentro le “cooperative rosse” vivono sulla loro pelle anche questa forma di sfruttamento dell’uomo sull’uomo).
Abbiamo solo evidenziato come i fascisti agiscano anche dentro a quei luoghi che dichiarano di voler “abbattere”. Tutto qui. Poi è chiaro che se si pensa che in Rifondazione ci siano falsi comunisti è inutile anche ogni nostra replica!
Riccardo Mongiu ho smattito una V
Fascisti fascisti fascisti fascisti vergogna
Coop ? Cooperativa fascista , da oggi spesa all' auchan , tanto fascisti per fascisti vado dove spendo meno
nulla di nuovo.
BUZZI e ER CECATO INSEGNANO
Piero Semeraro i fascisti col fondo tinta fuori dalle cooperative, grazie!
(si rifacessero le loro luride e gerarchiche corporazioni)
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