Partito della rifondazione Comunista – Federazione di Firenze, 2 ottobre 2020
Presidio mercoledì alle 18.00, di fronte alla sede di Alia di via Baccio da Montelupo 52, Firenze
Solidarietà a Salvatore Catello, compagno licenziato dopo le elezioni regionali
Il diritto alla partecipazione alla vita politica in questo Paese dovrebbe potersi declinare, almeno sulla carta, anche come accesso alle istituzioni (o comunque alle candidature) per tutte e tutti.
Ma se da una parte questo diritto, nei fatti, è sempre meno garantito da un sistema che prevede campagne elettorali all’insegna dei personalismi più sfrenati dove per emergere sono necessarie consistenti coperture economiche, dall’altra diventano letteralmente impossibile se vi si aggiungono ripercussioni di natura politica contro singoli lavoratori precari che decidono di candidarsi.
Salvatore Catello, candidato presidente del Partito Comunista alle ultime elezioni regionali toscane, ha visto mancare il rinnovo del proprio (precario) contratto di lavoro quando mancavano pochi giorni dalle elezioni. L’avvenimento assume contorni particolarmente gravi perché sembra davvero configurarsi come decisione di natura politica.
Come Partito della Rifondazione Comunista di Firenze esprimiamo tutta la nostra solidarietà al compagno Catello e aderiamo al presidio indetto per mercoledì 7 ottobre 2020 per denunciare la vergogna di un sistema che ancora oggi utilizza la precarietà e il diritto al lavoro come arma di ricatto contro chi decide di impegnarsi in scelte che non si inquadrano nel sistema binario predominante.
Ringraziamo il gruppo consiliare di Sinistra Progetto Comune in Palazzo Vecchio per aver deciso di portare il tema nella seduta del Consiglio comunale del prossimo lunedì: www.comune.fi.it/comunicati-stampa/palagi-e-bundu-spc-solidarieta-al-lavoratore-licenziato-dopo-le-elezioni