Chiediamo la reintegra del lavoratore dei servizi ambientali licenziato


Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Firenze, Circoli del PRC del Mugello


La Federazione di Firenze del Partito della Rifondazione Comunista, assieme ai suoi Circoli del Mugello e alle persone elette negli enti locali, si schiera fermamente dalla parte della classe lavoratrice e delle organizzazioni sindacali degli appalti ALIA, nella mobilitazione per il reintegro immediato del lavoratore della cooperativa ATI, licenziato per aver parlato con la stampa delle condizioni di sicurezza degli operatori della raccolta porta a porta in violazione del cosiddetto “Codice Etico”, regolamento di cui si avvalgono ditte e cooperative affinché non emergano pubblicamente criticità e illeciti, con la scusa di tutelare il buon nome dell’azienda, ma utilizzato in realtà per limitare il diritto di critica dei lavoratori.


In una situazione come quella che stiamo vivendo, nessuna motivazione è ricevibile per licenziare un lavoratore, soprattutto se è ricondotta al delicato tema della sicurezza sul lavoro, questione che ci pare solitamente e ora più che mai al primo posto per eticità. 


La dotazione ed il corretto uso dei DPI sui luoghi di lavoro è uno dei temi fondamentali per il contrasto dell’epidemia che ci colpisce così profondamente, da parte nostra non smetteremo mai di ripeterlo, in particolare con riferimento alla difficile situazione nelle RSA ed a quella degli operatori della Sanità, ma non soltanto.


Le Amministrazioni comunali mugellane e quella di Firenze (di cui Alia è una partecipata), si attivino immediatamente per evitare la perdita di posti di lavoro tra gli appalti del settore pubblico, in primis chiedendo la reintegra del lavoratore vittima di questa triste vicenda.