Rifondazione Comunista – Federazione di Firenze
Oggi, lunedì 9 dicembre, Mattia Santori viene intervistato da la Repubblica, indicato come “leader” delle “Sardine”. Verso il finale regala questa perla di democrazia, che ci ha lasciati abbastanza stupiti…
[Domanda] Quali partiti vogliono mettere il cappello sul vostro movimento? [Riposta] «Mi ha stupito che il Pd e i 5 stelle, il cui elettorato rappresenta gran parte delle nostre piazze, abbiano rispettato la nostra autonomia. I partiti più piccoli invece hanno provato a strumentalizzarci. Potere al popolo, in maniera sporca, si è infilato nella piazza di Firenze. Così Rifondazione che è venuta a fare volantinaggio dove non doveva».
Probabilmente quel volantino non è stato nemmeno letto. Peccato. In democrazia si è liberi di volantinare, le piazze non sono di proprietà di un marchio o un “leader”. Sono della cittadinanza. E cittadine e cittadini sono anche le persone che scelgono di iscriversi a un partito, per poi dedicare il loro tempo libero alla militanza. Una forma di politica prevista dalla Costituzione e che merita rispetto. Perché se esistono forme organizzate di partecipazione, queste meritano di non essere ridotte a tentativi di “mettere il cappello” (a chi? A cosa? Davvero si pensa che queste siano le dinamiche reali nella società?).
Comunque esistiamo dal 1991, grazie alla presenza di compagne e compagni che possono legittimamente sentirsi parte di piazze che non hanno mai abbandonato. Piazze dove si parla e si rivendicano diritti, antifascismo, antirazzismo ed uguaglianza. Se poi non piace Rifondazione perché non accetta l’idea del centrosinistra a tutti i costi, perché ha già scelto di non allearsi al Partito Democratico, crediamo di poterlo capire. Però davvero non crediamo di dover chiedere il permesso a nessuno per rispettare quanto è sancito dalla Costituzione italiana. Che va difesa e applicata anche quando non piace, se si dice di richiamarsi a lei…