Quattro giorni di Rifondazione all’Unione Operaia di Colonnata: una sfida riuscita!

Quattro giorni di Rifondazione all’Unione Operaia di Colonnata: una sfida riuscita!

Poche righe per ringraziare chi ha reso possibile la quattro giorni della Federazione fiorentina del Partito della Rifondazione Comunista all’Unione Operaia di Colonnata. Il preavviso è stato troppo stretto, ma la risposta della popolazione ha permesso di vincere la sfida che ci eravamo dati. Diverse centinaia di persone hanno garantito la riuscita economica dell’appuntamento, mentre ai dibattiti la presenza è sempre stata sull’ordine di qualche decina di presenze.

Sono tempi difficili per chi si ostina a voler proporre una dimensione politica fatta di contenuti, pensieri razionali e analisi complessive. La militanza non è certo una pratica di moda e condivisa nella società, ma la nostra organizzazione esce rafforzata da questa esperienza, con lo sguardo rivolto alla Festa del Galluzzo (giardini di Viale Tanini, 12-15 luglio) e quella del Mugello (Borgo San Lorenzo, Foro Boario, 19-29 luglio), mentre prosegue l’appuntamento di Settembre Rosso a Empoli, iniziato purtroppo in contemporanea a Colonnata.

L’Unione Operaia di Colonnata non solo è stata disponibile e accogliente, ma ha condiviso con noi i compiti della cucina e ogni fase della festa. Crediamo sia stata un’importante esperienza di condivisione degli spazi di una casa del popolo, aperta a chi vuole proporre contenuti e confronti. Ovviamente non sarebbe stato possibile senza la presenza delle compagne e dei compagni del Circolo PRC di Sesto Fiorentino-Calenzano, in questi mesi e anni.

Quando le cose vanno bene è semplice esagerare con le parole.

Mi fermo dunque qui, rinnovando i ringraziamenti, a chi ha fatto servizio tutti i giorni, a chi è venuto a sostenerci, a chi ha potuto darci solo qualche importante ora di aiuto, a chi non è potuto esserci ma ha seguito la preparazione e l’organizzazione.

Dmitrij Palagi, Segretario provinciale PRC Firenze

(Le foto qui sotto sono della compagna Silvia Benini e del compagno Benedetto P. Casu)


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