Nessuna adesione di Rifondazione all’appello di Dario Nardella ed Enrico Rossi
Dmitrij Palagi, Segretario provinciale PRC Firenze, 21 giugno 2018
Su «il manifesto» del 21 giugno 2018 il sottotitolo di un articolo dedicato alla manifestazione lanciata da Enrico Rossi e Dario Nardella, in nome dell’antirazzismo, parla di un “sì” di Rifondazione all’appello delle due figure istituzionali, almeno nella sua versione online.
Il contenuto del pezzo in realtà, correttamente, non riporta niente di simile. Riprende invece il contributo di una conferenza stampa lanciata il 15 giugno, per un Servizio Allerta Antifascista che ha ottenuto riscontro negli organi di informazione e del quale abbiamo continuato a parlare in questi giorni.
Negli ultimi anni Firenze è stata segnata da omicidi di matrice razzista e fascista. Come Rifondazione Comunista non abbiamo mai avanzato dubbi sull’importanza di risposte ampie contro ogni forma di intolleranza, specialmente quando si è trattato di appuntamenti di piazza.
Non penso abbia senso istituire una gara a chi meglio possa innalzare la bandiera dell’antirazzismo e per questo non mi sono sentito di rispondere a esplicite domande con parole di condanna dell’appello di Rossi e Nardella. Né Rifondazione Comunista né io, come Segretario provinciale, abbiamo mai però dato alcuna adesione al loro appello.
In città le varie forze della sinistra stanno discutendo di una risposta capace di evidenziare l’ambiguità di un sindaco che ha gestito in modo imbarazzante le ore successive all’omicidio di Idy Diene, oltre ad aver spesso rilasciato dichiarazioni gravi sull’accesso alle case popolari.
Dallo “sceriffo Cioni” a oggi, passando per l’epoca di Matteo Renzi, Rifondazione non ha mai avuto alcuna ambiguità sulla necessità di una sinistra alternativa al centrosinistra attualmente al governo, in Comune come in Regione.
Per quanto strumentale possa apparire l’uscita di Nardella e Rossi, alla vigilia della visita di Matteo Salvini nei nostri comuni (Firenze e Campi Bisenzio) ci sembrava però opportuno evitare polemiche di facile strumentalizzazione da parte della stampa.
Purtroppo su «il manifesto» appare una fraintendimento sostanziale della nostra posizione, anche se crediamo che le intenzioni non fossero lesive nei confronti della nostra organizzazione.
Non potevo però mancare di rassicurare le compagne e i compagni, oltre a chi ci osserva, che non c’è stata alcuna adesione all’appello di Nardella e Rossi.
Siamo sempre stati in piazza contro fascismi e razzismi: continueremo ad esserci e non contesteremo chiunque scelga di farlo, anche laddove le differenze sulle piattaforme di convocazione appaiano significativamente rilevanti. Piazze diverse, momenti diversi, non per forza devono contrapporsi come gli antifascisti ai fascisti.
Non possiamo però offrire sponda a un centrosinistra che dall’opposizione al nuovo Governo vuole cancellare le pesanti responsabilità che ha avuto nel portarci alla situazione in cui siamo.
