In memoria di Andrea Branchetti

In memoria di Andrea Branchetti

Il compagno Andrea Branchetti ci ha lasciato all’improvviso per un infarto la mattina del Capodanno 2018.

Conosco Andrea dagli anni ’50, da quando avevamo 8-9 anni (aveva qualche mese meno di me) e abitavamo abbastanza vicini, lui in via del Pellegrino ed io in via Faentina: ci accomunavano la scuola e la frequentazione della “Scuola Tedesca”, i locali della parrocchia “Madonna della Tosse”, dove si giocava un pò a pallacanestro, un pò a calcio e parecchio a ping-pong.  Molti anni più tardi, dopo la stagione del ’68, una stagione che ci aveva cambiato profondamente, ci siamo reincontrati: Andrea lavorava alla Esselunga ed era diventato un’attivista sindacale della Fisascat-Cisl, una categoria dove era forte la sinistra sindacale CISL. Quando avvenne la normalizzazione di quel sindacato, Andrea passò alla Filcams Cgil, dove continuò la sua combattiva attività di delegato (spesso molto osteggiato dalla direzione Esselunga), fino alla pensione.

Mi faceva piacere incontrarlo alle manifestazioni ed alle iniziative di Rifondazione, a cui successivamente aderì prendendone la tessera. Non si parlava soltanto di quando eravamo ragazzi, ma soprattutto del comune impegno sociale e politico. L’ho ritrovato nuovamente a Campi Bisenzio, dove si era trasferito con la famiglia, nelle lotte contro l’inceneritore e nelle attività del circolo Gramsci di Rifondazione Comunista, dove è stato iscritto fino a tutto il 2017.

Mi sembrava importante scrivere queste brevi parole per ricordare il compagno Andrea e ringraziarlo per il suo impegno di lavoratore, di sindacalista e di comunista.

Ciao Andrea, grazie Andrea! Un abbraccio alla famiglia, alla madre ed alla sorella Barbara.

Sandro Targetti

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