Sulla Moschea a Sesto Fiorentino

Sulla Moschea a Sesto Fiorentino

Rosa Matucci, Segreteria Rifondazione Comunista Sesto Fiorentino e Calenzano

Manuela Ciriello, Segreteria provinciale Rifondazione Comunista Firenze

Finalmente una moschea si farà. Non a Firenze ma sul territorio di Sesto Fiorentino. Il Sindaco Falchi ha infatti presentato alla cittadinanza un progetto doveroso per la Comunità Islamica, che da troppo tempo aspettava di veder realizzato un luogo dove poter professare la propria religione nel rispetto della Costituzione italiana.

Oggi, 22 dicembre,  verrà firmato un protocollo d’intesa tra Comune di Sesto Fiorentino, Arcidiocesi di Firenze, Università degli studi di Firenze e Associazione per la Moschea.

La costruzione del nuovo luogo di culto nascerà su un territorio che apparteneva all’Arcidiocesi di Firenze, poi venduto alla Comunità Islamica. Nelle vicinanze verrà costruita una chiesa cattolica, su un terreno venduto dall’Università; di fatto è una vendita tra privati, con molti limiti che non ci sfuggono, ma è il primo passo per il riconoscimento di un importante diritto, la libertà di culto, spesso attaccata come modo per fomentare la paura e la guerra tra poveri.

La costruzione della Moschea di Sesto non può però esaurire il processo iniziato da tempo che riguarda l’amministrazione fiorentina: il Sindaco Nardella ha proclamato che sarà la moschea di tutta la città metropolitana di Firenze, chiudendo così il percorso sulla città che amministra. Questa non può essere la soluzione: i musulmani sono circa trentamila all’interno del solo Comune capoluogo.

L’Imam di Firenze, Izzedin Elzir, ha ribadito infatti che la Moschea di Sesto è per Sesto e che si sta ancora lavorando per l’individuazione di un luogo di culto esclusivamente fiorentino.

Questo primo passo è importante per la costruzione di una società civile, interreligiosa e multietnica, un riconoscimento iniziale e aperto a una società nuova che sta nascendo anche in Italia.

L’accoglienza nel nostro paese è un processo iniziato da tempo, ma che registra forti difficoltà soprattutto sul piano politico: la Costituzione ha valore anche in questo caso e ci può aiutare ad affrontare una situazione di cui siamo protagonisti europei. La lettura dei fenomeni complessi non può mai escludere la tutela di ogni libertà legata alla dignità della persona.

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