Segreteria Provinciale PRC Firenze, 17 luglio 2017
Nuovamente gli istituzionali del Partito Democratico a Firenze dimostrano di avere un’idea abbastanza distorta di democrazia e confronti con i cittadini.
Oramai da settimane va avanti la protesta della cittadinanza contro il ridimensionamento dei servizi del presidio ASL di Santa Rosa: dopo anni di miglioramenti mancati e di progetti finiti nel dimenticatoio, ora è l’assessore regionale che ne pretende gli spazi per portarci gli uffici dell’assessorato, mentre nessuna certezza è data riguardo alla eliminazione e trasferimento dei servizi sul territorio cittadino: IOT, San Salvi, Lungarno Soderini (altra convenzione!)….
Immediatamente sono iniziate le contestazioni da parte di cittadini, forze politiche e organizzazioni; il Comitato di Resistenza della ASL di Santa Rosa, oltre a volantinare ogni lunedì mattina davanti all’entrata del presidio per informare di quali sarebbero le conseguenze, ha fortemente chiesto un confronto con le istituzioni.
La scorsa settimana l’assessore a welfare e sanità del comune di Firenze Sara Funaro aveva dato la disponibilità a partecipare ad un’assemblea pubblica con i cittadini proprio sul tema in questione. Peccato che l’assessore Funaro abbia dimostrato di avere un concetto abbastanza particolare di assemblea pubblica con i cittadini: prima ancora dei Consigli di Quartiere 1 e 4, è stata organizzata un’iniziativa pubblica del Partito Democratico che prevede la partecipazione solo di istituzionali dello stesso partito (l’assessore Funaro e quello regionale Saccardi, i presidenti dei quartieri 1 e 4 passando per i segretari di circolo PD degli stessi quartieri) a cui la “cittadinanza è invitata”.
La mancata distinzione tra luoghi e funzioni delle istituzioni e quelli di partito sembra sintomatica della volontà di mettere a tacere le voci di dissenso riguardo alla questione: ogni cittadino ha diritto che alla sua richiesta di chiarimento venga data una risposta che rispetti la dimensione pubblica di un tema come quello del diritto alla salute. Ricondurre la discussione a una cosa interna allo stesso Partito Democratico può essere visto come un tentativo di smorzare i toni della protesta: un conto è portare avanti critiche e proposte in un luogo pubblico, un altro è farlo in un’assemblea di partito, circondati da dirigenti ed istituzionali di quello stesso partito, senza confronto con un pensiero diverso, senza che sia prevista alcuna voce discordante, dove i cittadini sono solamente invitati.