Ci ha lasciato il compagno Eugenio Conti, storico comunista del nostro Partito, che abbiamo tutti imparato a conoscere per la generosità della sua militanza. A chi lo ha conosciuto negli ultimi anni rimane impressa la determinazione della diffusione di Liberazione, la volontà di restare informato nonostante l’assenza di strumenti informatici, la presenza costante alle manifestazioni, fino a quando ha potuto, con la bandiera “più alta” di tutte le altre.
Mi permetto un ricordo, per quanto parziale: ad un appuntamento di piazza estivo portavo una bandiera legata in vita, non avendo aste. Eugenio mi riprese, perché non era dignitoso che il nostro simbolo fosse portato in quel modo.
Tutto il Partito si stringe attorno ai parenti e a chi ha avuto la fortuna di conoscerlo in questi anni, condividendo pezzi importanti di storia della nostra organizzazione.
Dmitrij Palagi,
Segretario provinciale PRC Firenze
Non esiste compagna o compagno che non abbia incrociato Eugenio nella vita del partito, con una bandiera, con un volantino in mano ad un mercato, ad una riunione, alla casa del popolo e comunque in giro per Firenze con la sua bicicletta. Non mancava mai il sorriso nel volto di Eugenio. Se mai si potesse definire in un’immagine la dedizione e la correttezza nei confronti del partito e delle compagne e dei compagni, quella di Eugenio ci si avvicinerebbe molto.
Chiunque conosceva Eugenio e comunque se lo volevi incrociare bastava andare alla casa del popolo di Novoli o in qualche banchino organizzato dal partito (questo fino a pochi giorni prima della sua scomparsa). Lo potevi anche trovare alle Cascine mentre tranquillo leggeva Liberazione, prendendo il sole. Sì, Eugenio lo trovavi anche in un parco popolare a vivere la sua vita con semplicità, ma con un grande rispetto e una grande capacità di analisi. Il suo era un contributo fondamentale al partito, che viveva come una “famiglia”.
Andrea Malpezzi
Eugenio Conti sarà esposto alle Cappelle del Commiato dalle 15.00 di oggi, 7 maggio, mentre i funerali si svolgeranno presso la Chiesa di Via Lippi e Macia alle 15.30 di martedì 9 maggio.