La Segreteria Provinciale PRC Firenze, 28 gennaio 2017
La segreteria provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Firenze esprime tutta la sua solidarietà ai lavoratori del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che per l’ennesima volta nel corso di pochi anni vedono a rischio la propria stabilità lavorativa.
Nonostante il tentativo di trattare con i vertici della fondazione, il sovrintendente Bianchi ed il sindaco di Firenze Nardella, ed una controproposta finalizzata ad evitare i licenziamenti presentata dai sindacati, ieri è stato annunciato che i 28 esuberi non sono trattabili. Molte parole rassicuranti sono state spese per tranquillizzare riguardo al destino di queste persone (verranno riassunte da Ales, azienda partecipata del Mibact) ma i fatti purtroppo mostrano una situazione diversa: di nuovo, si decide di far pagare la crisi a chi lavora e non a chi è tra i responsabili.
Una realtà qualificata come quella del Maggio fiorentino rischia di venire nuovamente snaturata, perdendo nuovamente pezzi, compromettendo un patrimonio di cultura e competenze che ha pochi eguali in Italia. Invece di prendere in considerazione la proposta della controparte sindacale che proponeva un piano di prepensionamento, ridimensionamento dei contributi per i dirigenti e delle consulenze, i vertici della Fondazione hanno scelto di mettere una toppa al bilancio in rosso facendo pagare la scelta ai lavoratori. Una toppa che, sappiamo bene, sarà temporanea, a meno che non si decida di fare una seria riflessione su investimenti e gestione del mondo della cultura in Italia.