Dopo le manifestazioni di ottobre, verso il 14 novembre!

Come Partito della Rifondazione Comunista abbiamo partecipato al corteo convocato dall’Unione Sindacale di Base a Firenze, in occasione dello sciopero generale indetto per il 24 ottobre con manifestazioni regionali. Le nostre bandiere si sono mescolate a quelle di centinaia di lavoratori e delle, purtroppo, poche altre organizzazioni presenti. Il giorno successivo, assieme alle compagne e ai compagni di tutta Italia, abbiamo condiviso le strade del corteo convocato dalla CGIL a Roma, assieme ad altre soggettività dell’Altra Europa. Condividiamo l’entusiasmo di chi ha rivisto nel Paese una forte risposta alle politiche sociali del governo Renzi. Apprendiamo però con amarezza delle divisioni che insistono sulle debolezze progettuali della sinistra di alternativa italiana, ancora incapace di riprendersi dalla sconfitta dell’Arcobaleno. Confidiamo che vengano abbandonatprc14novembree le illusioni di ricostruzione di un partito socialdemocratico molto simile ai Democratici di Sinistra che furono, così come lavoriamo perché alle prossime regionali si ricomponga l’aumento delle distanze tra noi e Sinistra Ecologia e Libertà, con cui abbiamo condiviso il percorso delle elezioni amministrative del 2014 ma che vediamo ancora subalterna al Partito Democratico a partire dal livello regionale. Sappiamo che difficilmente si potrà registrare una svolta in tempi rapidi nelle relazioni tra le varie organizzazioni esistenti, così come dimostra la divisione nel sindacalismo di base che le recenti cronache ci hanno riconfermato.

Individuiamo nel 14 novembre un appuntamento importante in cui investire, laddove si confermi l’organizzazione di un momento di piazza locale. Spingeremo l’organizzazione al fine di impegnare i militanti del PRC in un percorso di riunificazione delle varie realtà di conflitto che oggi sono impegnate nelle importanti campagne di opposizione al Ttip, di solidarietà al popolo curdo, di costruzione dell’opposizione alle politiche economiche dell’attuale governo.

Siamo convinti che sia necessario un salto di qualità nel nostro partito, così come in tutte le altre realtà (sociali e politiche) della sinistra: questo sarà possibile solo creando degli spazi di partecipazione in cui nuovi e vecchi entusiasmi si ritrovino e travolgano divisioni troppo spesso legate a rancori passati, o a scelte ormai definitivamente superate da un cambio radicale della fase storica del nostro paese. Ci mettiamo a disposizione a partire dalla nostra storia e dalla nostra idenità, convinti di essere strumento imprescindibile ma non sufficiente per la ricostruzione della sinistra italiana.

Per maggiori informazioni blog.scioperosociale.it

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