Denuncia del sistema di gestione dei migranti: querelato consigliere comunale

Segreteria Provinciale PRC Firenze, 12 ottobre 2016

Il triste (e a dirla tutta, preoccupante) clima di repressione che viviamo oggi in Italia vede oramai il sempre più frequente uso degli strumenti forniti dal sistema giudiziario al fine di intimidire chi porta avanti denunce o anche semplicemente approfondimenti su questioni scomode.

Hanno fatto notizia i casi dei ricercatori condannati per aver seguito, a fini anche solo accademici, il movimento No Tav. Si aggiunge, nello stesso senso, il caso di un consigliere comunale di Castelfiorentino in Provincia di Firenze, querelato per aver affrontato in termini chiari il tema della gestione privata dei richiedenti asilo.

sprarNonostante la grande indignazione di facciata che ha travolto l’opinione pubblica in seguito allo scoperchiamento di quel vaso di Pandora che è stato l’affaire Mafia Capitale, il sistema di gestione dei migranti in Italia non ha subito alcuna modifica. Assegnazioni poco chiare ed un utilizzo dei fondi statali per il proliferare dei profitti sono ancora oggi all’ordine del giorno: questo sistema che fa della disperazione di chi fugge da condizioni pericolose una fonte di guadagno contribuisce inoltre a rafforzare nell’immaginario comune che i migranti altro non siano che dei “privilegiati che hanno accesso a diritti negati agli italiani”.

Esprimiamo quindi tutta la nostra solidarietà a chi oggi viene trascinato in tribunale per diffamazione, solo per avere fatto domande scomode ed aver affermato l’ovvietà: anche nella “rossa Toscana” vi è chi, nascondendosi dietro il velo della cooperazione sociale, si aggiunge al grosso numero di sfruttatori che specula sulla pelle dei meno fortunati.

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